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Il sindaco di Mirandola Greco ha una certa propensione ad intorbidire le acque mescolando le criticità vere con la propaganda.

La propaganda: che l’Ospedale di Mirandola sia su una china discendente, citando a sproposito le visite specialistiche e il destino del Punto Nascita. Bene ha fatto l’AUSL a chiarire che le visite specialistiche torneranno a pieno regime ora che si è superata la fase acuta della pandemia e che il Punto Nascita non è in discussione, anzi è in una fase di crescita, finalmente con un nuovo primario dedicato come avevamo chiesto.

Aggiungiamo: c’è un piano di investimenti che non ha eguale in nessun altro ospedale esistente della provincia, quel piano di investimenti che noi abbiamo proposto e ottenuto, mentre Greco si attardava a chiedere fuori tempo massimo di costruire un nuovo Ospedale con Carpi, a Cortile di Carpi. Questo per sgombrare il campo dalla propaganda.

Veniamo quindi alla criticità reale, ripresa ora anche dal Sindaco Greco: cardiologia. Del piano di potenziamento dell’Ospedale di Mirandola fa parte integrante il Reparto di Cardiologia, con una sua vocazione e specializzazione rispetto a quello di Carpi. Come abbiamo ribadito non ora ma mesi fa, il Reparto deve quindi tornare quanto prima nell’Ospedale di Mirandola e adesso, dopo le dimissioni del primario a scavalco con Carpi, deve essere bandito il relativo concorso per un Primario dedicato alla Cardiologia di Mirandola.

Noi nel settembre dell’anno scorso abbiamo presentato un’interrogazione a seguito della quale l’AUSL si era impegnata a far rientrare il Reparto a Mirandola, una volta usciti dalla fase acuta della pandemia. Impegno confermato anche dal Presidente Stefano Bonaccini in visita all’Ospedale di Mirandola.

Ora ci siamo: vogliamo seguano i fatti, il ripristino del Reparto di Cardiologia all’interno dell’Ospedale e non prendiamo nemmeno in considerazione la ventilata contrazione del servizio cardiologico da h24 ad h12. Circa i dati, per prendere in prestito un termine calcistico, non accettiamo ‘falli di confusione’: i dati sul funzionamento del Reparto prima e dopo la sua temporanea delocalizzazione a Carpi causata dalla pandemia, non possono suffragare alcuna scelta in riduzione, perché il Reparto, gestito a scavalco con Carpi, non poteva avere le performance che deve avere ed avrà un reparto con un primario dedicato.

Su questo e altri punti chiave del nostro ospedale, noi non facciamo sconti a nessuno e, se Greco lascia perdere la propaganda, siamo sempre pronti a fare le battaglie insieme, se e quando l’AUSL dovesse ritardare gli interventi e il rispetto degli impegni.