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Dall’inizio della legislatura nel 2019, come consigliere capogruppo nell’Unione dei Comuni, seguo attentamente – passo passo, giorno per giorno – l’avanzamento degli investimenti, nel senso più ampio del termine, in sanità sul nostro territorio: strutture, servizi, personale, tecnologia. Con un obiettivo: riequilibrare e potenziare l’offerta e gli investimenti verso il nostro territorio della Bassa Modenese. Con un metodo: costituire un gruppo di lavoro di esperti, ascoltare comitati, cittadini e professionisti, definire un’agenda di obiettivi e perseguirla. Così ci siamo mossi e ci stiamo muovendo.

Per questo, per fare il punto, abbiamo chiesto la riunione della Commissione sanità e politiche sociali del Consiglio dell’Unione dei Comuni, convocata dal suo presidente Orville Raisi (Gruppo Liste Civiche PD), già Primario dell’Ospedale di Mirandola Santa Maria Bianca, commissione che si è tenuta nei giorni scorsi. Sono intervenuti per l’AUSL Annamaria Ferraresi Direttrice del Distretto di Mirandola e Giuseppe Licitra della Direzione sanitaria del Santa Maria Bianca. All’ordine del giorno lo “Stato d’avanzamento degli investimenti e delle progettualità dell’AUSL sull’Ospedale e sull’intero Distretto sanitario di Mirandola”.

La relazione dettagliatissima dei dirigenti dell’AUSL alla Commissione ha offerto, pur in quadro di grandissima sofferenza del Servizio Sanitario Nazionale, una visione d’insieme della quantità e della misura degli investimenti sul nostro Ospedale e sul nostro territorio in termini di strutture, professionalità e tecnologie, per rispondere ai bisogni di salute profondamente cambiati. Offre anche un quadro di significativo aumento dell’attività dei reparti ospedalieri e per alcune specialità un potenziamento del rapporto positivo tra Ospedale e Territorio. Qui la nota stampa integrale dell’AUSL dopo la Commissione. Sono intervenuto per sottolineare molto positivamente l’attivazione, finalmente, di posti letto monitorati di Cardiologia, chiedendo che vi sia personale adeguato rispetto alle criticità attuali del reparto. Tutti gli investimenti attesi stanno avanzando, per oltre 30 milioni di euro, sull’Ospedale e sul territorio. A cui si aggiungono importantissimi investimenti, per 2 milioni di euro, finalizzati al rinnovo e al potenziamento della tecnologia: una nuova risonanza magnetica nucleare, un nuovo ecografo per la cardiologia (già in dotazione al reparto), due nuovi mammografi, 4 nuove diagnostiche radiologiche.

Numeri ed investimenti che qualche tempo fa qualcuno profetizzava fossero solo annunci, sulla carta. Ora sono cantieri: nei prossimi mesi si concluderà quello relativo ai nuovi 8 posti letto della Medicina d’Urgenza e dei 4 nuovi posti letto di Terapia semi-intensiva che consentirà di accrescere l’attrattività e la complessità dei casi trattati all’interno dell’Ospedale. A questi investimenti già in programma, si aggiungerà, essendone state reperite le risorse, novità emersa nel corso della Commissione, quello per la realizzazione del secondo Ospedale di Comunità che si realizzerà a Medolla, dopo quello in corso di realizzazione a Finale Emilia.  Senza dimenticare la costante interlocuzione con AUSL e Regione che porterà alla realizzazione dell’Hospice territoriale a San Possidonio da parte di una Fondazione onlus costituitasi ad hoc, per un investimento complessivo di poco meno di altri 10 milioni di euro.

Lo stesso piano delle assunzioni proposto dall’AUSL affronta le criticità ben note nei vari Reparti, su cui abbiamo mantenuto e manterremo altissima l’attenzione, sia per il personale ospedaliero che per i servizi territoriali. Il nostro ospedale già oggi ha 7 primari, non più a scavalco che già stanno facendo la differenza, grazie alla loro riconosciuta professionalità. Una battaglia che abbiamo condotto con grande determinazione. Abbiamo per questo segnalato la necessità di bandire anche il concorso per il primariato di Citodiagnostica, essendo l’Unità operativa di Mirandola quella di riferimento per tutta la provincia. Infine abbiamo sottolineato la necessità di dare coerente attuazione all’ordine del giorno unanime della CTSS (la conferenza formata da tutti i sindaci della provincia) circa l’integrazione fra l’Ospedale di Mirandola e il nostro Distretto Biomedicale, nell’ambito della Dialisi, per farne una delle eccellenze distintive dell’Ospedale, progetto che la recente ricerca di Nomisma sulle potenzialità del territorio ha avvalorato. Anche sul territorio si sta procedendo positivamente, ma occorre un ulteriore coinvolgimento delle comunità locali e soprattutto dei Medici di Medicina generale e Pediatri di libera scelta che devono essere il punto di riferimento della nuova organizzazione sanitaria distrettuale.

A breve promuoveremo incontri pubblici con la cittadinanza per un confronto diretto su tutto questo e per ascoltare. Perché dall’ascolto siamo partiti nel 2019 con nove assemblee pubbliche in tutti i nove comuni della Bassa. E in ciascuno torneremo per fare il punto coi cittadini.