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Con l’intensificarsi del cambiamento climatico, c’è bisogno di una visione d’insieme e di aggiornare la programmazione degli investimenti sul bacino del Secchia e del Panaro, per la prevenzione del rischio idraulico.

Per questo ho presentato un’interrogazione in Consiglio dell’Unione dei Comuni, insieme al vicecapogruppo Andrea Ratti, a nome del gruppo consiliare ‘Liste Civiche – PD’ della Bassa Modenese, in merito agli investimenti conclusi, in corso e in previsione sulla prevenzione del rischio idraulico nel territorio.

Dopo quella del Consorzio di Burana, nei giorni scorsi è arrivata anche la risposta di AIPO.

L’agenzia interregionale che gestisce e coordina le manutenzioni e gli investimenti per mantenere in sicurezza, tra gli altri, i fiumi che attraversano i territori della Bassa, Secchia e Panaro, ha sviluppato un elenco esaustivo con tutti i lavori eseguiti nel corso degli ultimi anni, quelli attualmente in corso e quelli in progettazione, di cui si prevede l’avvio delle opere in tempi brevi.

Questo ha permesso all’intero Consiglio, che rappresenta tutti i comuni della Bassa tranne Mirandola, di avere una visione complessiva e precisa della situazione, su un tema così importante per un territorio attraversato da due fiumi.

Secondo le indicazioni di AIPO, i 4 lotti di lavoro previsti nelle casse di espansione del Secchia, consentiranno di adeguare il sistema difensivo del fiume a una piena con ritorno cinquantennale, mentre a oggi sappiamo che gli argini non reggerebbero eventi come quello che nel maggio di quest’anno ha fatto straripare 21 dei 23 fiumi della Romagna, perciò riteniamo sia molto importante siano accantierati e conclusi nei tempi più celeri possibili.

Sia sul Secchia che sul Panaro sono in corso i collaudi delle importanti opere portate avanti negli scorsi anni, lavori che hanno consentito di allineare gli argini e rafforzare i punti più deboli.

Inoltre, con le ordinanze n°6 e 8 del decreto relativo agli eventi della primavera 2023, si sono concentrati una serie di interventi di somma urgenza per recuperare tutte quelle situazioni che potevano produrre pericoli evidenti. Questi lavori sono per lo più eseguiti o in via di completamento, e anch’essi saranno poi soggetti alle procedure di collaudo.

Sono stati infine programmati, sono in corso e dovranno essere ultimati nei prossimi mesi, i lavori di manutenzione complessiva dei manufatti arginali, relativi alla chiusura delle tane, agli sfalci, alla rimozione di materiali e al controllo della vegetazione ripariale.

La risposta che ci aveva già dato il Consorzio di Bonifica Burana che sta sviluppando investimenti post alluvione per circa 5,9 milioni di euro sul territorio ci aveva già visti soddisfatti. Prendiamo atto del quadro completo presentato ora anche dalla dirigenza di Aipo. Abbiamo espresso soddisfazione dell’andamento complessivo delle opere concluse, in corso e previste.

Rispetto a queste ultime, le opere in corso e previste, chiediamo tempi certi e più brevi possibile, vista l’accelerazione dei fenomeni metereologici estremi. Richiamiamo in particolare a una maggior tempestività nelle opere di manutenzione ordinaria dei due fiumi: avere nei momenti di piena lunghi tratti arginali non ispezionabili e su cui non si possono fare le manovre di emergenza, come è successo anche nell’ultima piena di ottobre, non può essere consentito. I mutamenti climatici e la concentrazione di eventi con piogge disastrose concentrate in tempi brevi sono fenomeni difficili da contrastare, e purtroppo non sono più casi sporadici: occorre arrivarci preparati, con una vigilanza attenta e capace. Non a caso praticamente tutti i nostri Comuni si sono dotati di efficienti Gruppi comunali di Protezione Civile, ma dobbiamo anche avere un’infrastruttura arginale nelle migliori condizioni possibili. Più in generale, chiediamo a tutte le autorità locali competenti, a partire dalla Regione, di rileggere e attualizzare l’intera programmazione alla luce dell’accelerazione degli effetti dei mutamenti climatici. Presenteremo per questo, dopo l’interrogazione, una mozione consigliare per mettere ‘nero su bianco’ questi temi specifici e queste priorità che ravvediamo.