La settimana scorsa abbiamo incontrato imprese ed organizzazioni economiche del territorio sul tema del cosiddetto ‘payback’ che incombe sulle aziende del nostro di Distretto Biomedicale rischiando di comprometterne seriamente la tenuta e le prospettive.
Ora due notizie positive.
La prima notizia (come potete leggere più in dettaglio nell’articolo de Il Resto del Carlino) è che il Tar del Lazio ha rinviato alla Corte Costituzionale la norma per sospetta incostituzionalità, aspetto che avevamo sollevato anche nelle mozioni che abbiamo portato al voto dei nostri Consigli comunali e del Consiglio dell’Unione.
La seconda è che è stato approvato dalla Camera all’unanimità un odg presentato dai nostri parlamentari Stefano Vaccari e Andrea De Maria che “impegna il Governo ad adottare, compatibilmente con i limiti di finanza pubblica, le iniziative, anche legislative, necessarie a ripensare il sistema del payback”.
Un atto importante che impegna l’esecutivo a ripensare e superare questo sistema iniquo che metterebbe in serissima difficoltà le aziende di un comparto, quello dei dispositivi medici e del biomedicale, composto da oltre 4.000 imprese e circa 200.000 addetti, la gran parte altamente qualificati, generando un mercato che vale circa 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno, un patrimonio del Paese con il suo cuore nel nostro Distretto.
Il payback va superato ed è bene che la Camera abbia impegnato in modo corale l’esecutivo a prendersi a carico una soluzione.
Oltre all’incontro con le imprese della settimana scorsa e ai ripetuti atti di indirizzo consigliare presentati, approvati ed inviati al Governo, nei mesi scorsi ho sottoscritto ed inviato una lettera aperta a tutti i parlamentari di tutte le appartenenze, insieme a Simone Silvestri, Anna Greco e Roberto Ganzerli, per chiedere a tutti un fattivo impegno. Un appello non caduto nel vuoto.
Va tenuta ora altissima l’attenzione. Presenterò per questo una nuova interpellanza consigliare perché si dibatta e condivida come territorio come muoversi in questa nuova fase.
Commenti recenti