Abbiamo consegnato le 1500 firme dei cittadini in calce alla petizione, illustrandone i contenuti e le finalità, alla Presidente del Consiglio Regionale Emma Petitti. Questa petizione sul potenziamento dell’Ospedale di Mirandola è uno strumento per tenere il punto e l’attenzione della Regione su Mirandola e sugli Ospedali come Mirandola che svolgono un ruolo fondamentale e che, più lontani dall’Hub provinciale, soffrono di più questa distanza. La CTSS del luglio di un anno fa ha stabilito che la rete ospedaliera a nord della via Emilia deve essere imperniata su due ospedali di pari livello, Carpi e Mirandola. La programmazione sanitaria deve recepire e tradurre questo indirizzo politico, sancendo come sarà messo a terra in concreto: questo è il cuore della petizione. Sono già previsti oltre 50 milioni di investimenti sulla sanità nel nostro Distretto, tra Ospedale di Mirandola e territorio. I passi in avanti quindi ci sono ma questi investimenti devono poggiare su una chiara scelta di fondo: consolidare nella programmazione provinciale, in modo più solido, la mission dell’Ospedale di Mirandola, gli elementi qualificanti in cui si deve sostanziare e dare piena operatività alla sua pari dignità nella rete provinciale.
C’è l’ineludibile necessità di rendere più attrattivo l’Ospedale di Mirandola e questo è possibile chiarendone e rafforzandone la missione, oggi ancora troppo fragile, nella rete e nella programmazione provinciale. Penso alla tempistica dilatata e l’incertezza stessa del rientro nell’Ospedale di Mirandola della Unità Operativa Complessa di Cardiologia, dopo la sua delocalizzazione causa Covid. Un rientro che ribadiamo come necessario, perché Cardiologia è parte integrante ed essenziale del disegno di potenziamento dell’Ospedale e di un ospedale attrattivo. Così come vi è la necessità del ripristino del Reparto di Anestesiologia e Rianimazione, che c’era prima del terremoto, senza il quale non c’è piena attrattività dell’Ospedale per gli anestesisti e quindi la piena operatività del disegno di potenziamento e pari livello dell’Ospedale di Mirandola. Sono tutti punti qualificanti della petizione.
I concorsi e l’assunzione dei nuovi primari dedicati all’Ospedale di Mirandola, l’istituzione dell’OBI pediatrico, la nuova TAC, la nuova funzione provinciale dell’Urologia di Mirandola, i cantieri che si sono aperti, sono tutti passi in avanti già operativi di cui diamo atto positivamente all’AUSL. Ma bisogna proseguire con coerenza in un quadro che renda più chiaro ruolo e futuro dell’Ospedale di Mirandola. Per questo la petizione ribadisce tutti i contenuti relativi al necessario potenziamento dell’Ospedale di Mirandola: superare definitivamente le aree omogenee; qualificare ciascun Reparto attribuendo il personale adeguato; la revisionare funzionalmente gli spazi per accogliere nuovi posti letto e le nuove funzioni quali la Medicina d’urgenza; il rientro di tutte funzioni trasferite temporaneamente causa Covid; completare e rendere operative di tutte le specialistiche previste; ripristinare e valorizzazione tutte le sale operatorie; adeguare le attrezzature tecnologiche; ripristinare i posti letto di semintensiva; dar corpo finalmente all’interno dell’Ospedale alla sinergia con il Distretto Biomedicale, il secondo al mondo. Il tutto come da programmazione condivisa”.
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