Qualche giorno fa presso la sala consiliare del comune di Concordia si è tenuto l’incontro pubblico di presentazione della Via Romea Germanica Imperiale, il Cammino che si sta recuperando e che storicamente conduceva i pellegrini dall’Europa centrale a Roma.
Il nuovo Cammino recupera quello storico, attraversa la provincia di Modena seguendo l’argine del fiume Secchia e Concordia è segnalata nella Guida al cammino come una delle ‘tappe’ di sosta dei pellegrini.
Il Cammino è riconosciuto dall’Unione Europea, come il Cammino di Santiago.
E’ l’unico Cammino ad attraversare, in sette tappe, da un capo all’altro, la nostra lunga provincia, per oltre 100 km: da Concordia (partendo dall’Abbazia di San Benedetto Po) allo straordinario borgo storico di Fiumalbo, e già questo consente di scoprire la nostra terra modenese, Modena (‘brand’ conosciuto nel mondo), come solo chi cammina può conoscere.
Per questo, io penso, dal momento che i cammini che si sono più affermati in Italia si percorrono in una settimana, questo Cammino potrebbe essere anche promosso, all’interno del più lungo itinerario che conduce a Roma, anche come: il Cammino di Modena.
Sette giorni immersi nella storia, l’ingegno, la natura (e la buona tavola).
Come Concordia abbiamo aderito un anno fa al Protocollo d’intesa che lega i soggetti impegnati in questo lavoro di recupero e promozione in vista del Giubileo del 2025, l’associazione Romea Imperiale, infaticabile e tenace promotrice del recupero di questo Cammino che ho conosciuto entrando a farne parte come volontario tre anni fa.
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