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Il Distretto Biomedicale è fra quelli a livello europeo che hanno la prospettiva di crescita maggiore oltre a rappresentare un faro dell’innovazione a livello mondiale. Dotare il Distretto di una infrastruttura viabilistica di rango europeo è quindi irrinunciabile per servirne la tenuta e lo sviluppo. Ma davvero ancora altre infrastrutture di mobilità delle persone e delle merci? Certo, siamo un Distretto europeo e una città di 90mila abitanti. Abbiamo bisogno dell’uno e dell’altro. Nessuno penserebbe mai di dire rispetto al Distretto dell’automotive che gravita sulla città di Modena: “Hai già l’autostrada, rinuncia allo scalo merci”.

Subordinate all’Autrostrada Cispadana? Un strada ordinaria a scorrimento veloce? I tempi sarebbero più lunghi che risolvere i seri nodi ancora aperti per sbloccare definitivamente il cantiere dell’autostrada Cispadana. Semmai, con un governo più autorevole a livello internazionale quale quello che sta per nascere, si torni in Europa per rinegoziare le condizioni che stanno portando ad una complicatissima totale pubblicizzazione di Autobrennero. La Regione ha annunciato poche settimane fa l’avvio del cantiere entro il 2021: non può essere la caduta del governo a far saltare il banco. Bonaccini ha ottenuto passi avanti importantissimi: ora fossi in lui dormirei sul pianerottolo del futuro ministro dei trasporti per serrare i ranghi, fino a sciogliere definitivamente i nodi aperti e chiamerei Autobrennero a passare dalle parole ai fatti anche ricapitalizzano la società che dovrebbe realizzare la Cispadana.