Ieri l’inaugurazione della Ciclovia del Sole, del primo tratto di 46 chilometri che va da Mirandola a Bologna, primo importante tassello della ciclovia che una volta completata andrà da Verona a Firenze, a sua volta parte dell’Eurovelo 7 Capo Nord – Malta. La Ciclovia del Sole, per la sua collocazione rivolta verso l’Europa continentale, passando da città come Verona, Mantova, Bologna, Firenze, è destinata a diventare la più attrattiva ciclovia italiana e tra le più importanti d’Europa. L’anno scorso, in due soli mesi estivi sono stati vendute in Italia più biciclette che nei due anni precedenti. Analoghe ciclovie europee già attive, pur con un ‘potenziale culturale’ inferiore, contano centinaia di migliaia di cicloturisti all’anno.
La crescita esponenziale, italiana ed europea, della cosiddetta bikeconomy è una tendenza strutturale, anche grazie alle e-bike. Nell’immaginario collettivo del cicloturista europeo il sogno è fare cicloturismo in Italia. Per queste ragioni, la Ciclovia del Sole una grande opportunità per la Bassa Modenese e per l’intero territorio modenese: per lo sviluppo della mobilità dolce, per il turismo ed il marketing territoriale, per la promozione delle nostre eccellenze agroalimentari e storico-ambientali, dei Comuni della Bassa e dell’intera provincia. Ci favorisce in questo anche la nostra collocazione ‘mediopadana’, fra Verona e Bologna. Nei mesi scorsi abbiamo portato al voto di tutti e nove i Consigli comunali della Bassa e poi del Consiglio dell’Unione una mozione per chiedere al Governo di sbloccare i 15 milioni di euro necessari per realizzare tutti gli altri tratti a completamento della Ciclovia da Verona e Firenze. Ora i fondi sono stati sbloccati ed assegnati alla Regione Emilia-Romagna e alle altre Regioni interessate. Col vincolo di arrivare all’affidamento dei lavori entro la prima metà del 2022 e al completamento dei lavori nel 2023. Quindi si può ora entrare nella fase di progettazione di tutti i tratti mancanti, compreso quello che attraverserà la Bassa Modenese.
La Regione Lombardia ha già affidato la progettazione dei 91 chilometri di ciclovia da Peschiera fino ai confini con l’Emilia, fino a Concordia. La stessa cosa ha fatto la Toscana per il suo tratto, fino a Firenze. Si acceleri quindi la progettazione per completare e rendere anche in tutta l’Emilia la ciclovia interamente attrezzata e percorribile, compreso il tratto che completerà l’attraversamento della Bassa Modenese, da Mirandola a Concordia s/S. Abbiamo chiesto alla Regione Emilia-Romagna di stanziare le risorse ulteriormente necessarie, stante la rilevanza europea di questa infrastruttura per la mobilità dolce che ne impone ora un rafforzato protagonismo, risorse non solo per realizzare un’infrastruttura di grande qualità ma anche per la promozione, nonché di concertare fin d’ora con le altre Regioni e gli Enti Locali interessati un modello gestionale e promozionale, per promuovere nel mercato europeo del cicloturismo e mantenere efficiente una ciclovia di tale importanza. Anche il territorio deve fare la sua parte: dobbiamo fare un salto di qualità, attrezzarci, per ‘estrarre’ tutte le potenzialità di questa nuova infrastruttura della mobilità. Abbiamo avanzato una proposta sempre contenuta nel nostro documento: l’Unione dei Comuni della Bassa Modenese, collegandosi strutturalmente alla promozione regionale della Ciclovia, adotti un piano unitario della ciclomobilità e della promozione delle eccellenze del nostro territorio.
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