9 maggio 1978, 40 anni fa, l’assassinio di Aldo Moro per mano delle Brigate Rosse.
Era il tessitore dell’ordito ancora fragile della nostra democrazia, perché avanzasse. E con la democrazia, il Paese.
“Se fosse possibile dire: saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma, cari amici, non è possibile; oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà” (Aldo Moro, febbraio 1978, ultimo discorso ai Gruppi parlamentari DC).
La sua eredità sta in questa idea di politica. Nella responsabilità la sua cifra morale ed etica.
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